
Ogni giorno svegliandoci la prima domanda che ci poniamo è: Sarà un giorno ancora fortunato?
Personalmente spero sempre di svegliarmi un giorno e sentire che ogni guerra è finita, che ogni violenza è cessata, che ogni bambino potrà sorridere a sua madre e giocare con i suoi amici. Che la fame nel mondo sia solo un brutto ricordo e che i furbi si siano tutti ravveduti.
La realtà non sarà mai così in toto, ma possiamo migliorarla, perché non si debba continuare a pensare che i furbi siano quelli da ammirare ma bensì che siano quelli da denunciare.
Una possibile terza guerra mondiale ci rivolta le viscere. Ci fa pensare che un popolo come quello ucraino che, fino ad un anno fa, viveva una vita come la nostra. Che fino ad un anno fa pensava a come pagare le sue bollette, pensava a comprare una casa da lasciare ai figli e tutto quello che è conseguenza di una vita semplice e normale, si ritrovino a non avere cibo, acqua e un tetto che li conforti e protegga.
Possiamo solo pregare che la ragione riprenda possesso delle menti contorte che fino ad oggi hanno solo pensato al proprio interesse senza considerare la vita umana.